INTERVISTE

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©2022 di WRITERFORLIFESTYLE. Creato con Flazio.com

Ideatore : ANTONIO NUZZACHI - SETTIMO TORINESE (TO)

 

writerforlifestyle@gmail.com

 

Luogo di incontro per appassionati Divulgatori del Benessere&LifeStyle

  “La conoscenza si muove lungo il nastro delle emozioni.”

“gutta cavat lapidem non vi, sed saepe cadendo”

Mail:     writerforlifestyle@gmail.com

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I VIDEO PER LO SPIRITO

In questa sessione, esplorerai una serie di video dedicati al benessere spirituale attraverso l'arte. Questi video sono progettati per ispirare e guidarti in un viaggio di auto-scoperta e crescita personale, utilizzando diverse forme artistiche come la pittura, la musica, la danza e la scrittura.

      ARTICOLI

La naturopatia
La Naturopatia viene definita come un insieme di pratiche di medicina alternativa atte al miglioramento del proprio stile di vita e che difficilmente sarebbero “catalogate” in una branca ben precisa.
La “naturopatia” va intesa come “la natura dell’essere umano” che si relaziona con l’ambiente circostante ed ha come imperativo la consapevolezza dell’essere ed i bisogni da realizzare.
Purtroppo questo termine non è ben definito, in quanto il naturopata, figura non riconosciuta come professione, viene erroneamente e, in modo del tutto improprio, catalogato in una visione pseudo - allopatica.
Molti si avvicinano a questa figura, sperando di ottenere rimedi cosiddetti “naturali” per risolvere problemi legati specificatamente alla sfera medica.
Un mal di stomaco, un mal di gola, sono di competenza strettamente medica in quanto il naturopata non può, nella maniera più assoluta, né effettuare diagnosi né tantomeno, prescrivere rimedi naturali o quant’altro.
Il naturopata è un consulente del ben-essere e non va confuso come una alternativa alla medicina tradizionale Egli è un facilitatore del cambiamento che si relaziona con il coachee/cliente facendo emergere in lui il senso di consapevolezza e rendendolo parte attiva del processo, senza entrare nel campo della valutazione di fantomatici squilibri di natura energetica o, peggio ancora, somministrando rimedi naturali.
Orientiamo sempre la nostra sete di conoscenza attraverso un approccio
critico - scientifico e non magico infantile.

LA NATUROPATIA

Antonio Nuzzachi

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LA RELAZIONE

Prima di definire l’obiettivo e le strategie necessarie per un cambiamento e conseguentemente un miglioramento, è necessario evidenziare come la relazione con il Cliente è di rilevante importanza, sia sul piano della formazione stessa, sia su quello etico e professionale.
Nella relazione con il Cliente, al fine di orientare il lavoro di Consueling psicobiologico verso l’autonomia stessa del Cliente verso i metodi e le strategie in merito, è necessario rendere consapevole la persona riguardo le proprie capacità e la propria motivazione.
Alla base del Consueling psicobiologico vi è la relazione, costituita da rispetto, fiducia e stima reciproci che uniscono professionalità ed empatia, non dipendenti dal risultato finale o dal raggiungimento degli obiettivi.
Durante gli incontri con il Cliente è stata data molta importanza sia all’approccio di carattere elogiativo che empatico, quest’ultimo considerato anche sotto il profilo del linguaggio non verbale.
L’approccio utilizzato con il Cliente è sempre stato di carattere elogiativo, valorizzandone i risultati ottenuti e rendendo consapevole egli stesso delle proprie risorse e delle aree di miglioramento.
 

Antonio Nuzzachi

L'EMPATIA


L’empatia è la focalizzazione del mondo interiore dell’interlocutore, è la capacità di intuire cosa si agiti in lui e quale sia il suo reale stato d’animo in una determinata situazione, al di là di quello che esprime verbalmente.
L’empatia permette di stabilire relazioni basate sulla fiducia e di “mettersi nei panni” degli altri. Uno dei comportamenti che facilita i rapporti costruttivi, consiste nell’astenersi dal giudicare gli altri e di sforzarsi di comprendere il punto di vista altrui (se non addirittura condividerlo).
L’empatia, designa un atteggiamento verso il Cliente caratterizzato da uno sforzo di comprensione intellettuale dell'altro, escludendo ogni attitudine affettiva personale (simpatia, antipatia) e ogni giudizio morale. Nell'uso comune, è l'attitudine ad essere completamente disponibili per un'altra persona, mettendo da parte preoccupazioni e pensieri personali. Si tratta di essere disponibili ad una relazione di qualità basata sull'ascolto non valutativo, dove ci si concentra sulla comprensione dei sentimenti e bisogni fondamentali dell'altro.
La comprensione empatica consiste nell’immedesimarsi nell’interlocutore per comprendere il suo punto di vista, senza assumerlo come proprio, ma mantenendo l'autocontrollo: un infermiere che si calasse nei panni del malato lasciandosi sopraffare dal dolore per le sue sofferenze non sarebbe un sostegno per il paziente ma renderebbe l'ammalato emotivamente più abbattuto.
Personalmente ho constatato, anche in campo socio - sanitario, l’importanza dell’empatia come la capacità di “leggere fra le righe”, di captare le spie emozionali, di cogliere anche i segnali non verbali indicatori di uno stato d’animo e di intuire quale valore rivesta un evento per l'interlocutore, senza lasciarsi guidare dai propri schemi di attribuzione del significato.
L’importanza di ascoltare
Ascoltare significa dimostrare capacità di porre attenzione alla comunicazione del proprio interlocutore. L’ascolto deve essere aperto e disponibile non solo verso l’altro e quello che dice, ma anche verso se stessi, per ascoltare le proprie reazioni, per essere consapevoli dei limiti del proprio punto di vista.
Il Coach, ascoltando attivamente il Cliente, produce un atteggiamento positivo e di apertura verso di lui in modo da permettere la creazione di un rapporto di fiducia, premessa indispensabile per un percorso di crescita e di realizzazione degli obiettivi. Questo atteggiamento professionale ed empatico crea un ambiente sereno e piacevole, aiutando il Cliente a riscoprire le proprie risorse e capacità al fine di orientarle attivamente nel processo di Coaching.
Il Coach si attiva nell’ascolto lasciando lo spazio al Cliente senza invaderlo, ascoltando anche il silenzio, le pause, i desideri, dando anche la possibilità alla persona di ascoltarsi.
Sorge spontanea la domanda relativa al significato del verbo “ascoltare”. Questo verbo, significa permettere al Cliente di ascoltare ciò che dicono le parole dette e il suo dialogo interno.
Dal dialogo interno ed esterno, la persona che comunica trasmette non soltanto a chi ascolta, ma anche a se stessa, i desideri, le emozioni, le paure, le vibrazioni interne.
Nella fase di ascolto il Cliente viene aiutato dal Coach a riconoscere i suoi bisogni, rendendosi consapevole del potenziale insito in lui al fine di ottenere il meglio dalle opportunità.
 

Antonio Nuzzachi

INNAMORATO DELLA POESIA 

Da tutta la vita sono innamorato della poesia. Mi ricordo ancora di quando la mia splendida maestra elementare mi faceva leggere e iniziare ad assaporare alcune liriche della letteratura italiana: spicca in particolar modo ‒ nella mia memoria ‒ la sensazione di felicità e di benessere che provai quando la maestra ci disse di scrivere in classe un commento a un testo di Cardarelli in cui comparivano degli uccelli: ancora oggi, quando mi appresto a leggere o a scrivere poesia, riaffiora con abbacinante nitore la magia di quella mattina assolata in cui per la prima volta fissai sulla carta le emozioni e le riflessioni suscitate dai versi. Per dirla con Muriel Barbéry, la straordinaria autrice dell’Eleganza del riccio, in quel giorno della mia infanzia, mentre riempivo pagine e pagine di una calligrafia rotonda e appassionata, «il tempo è stato fecondato […] da un po’ di eternità». Non sapevo ancora, quel mattino, che avrei dedicato una gran parte della mia vita allo studio della letteratura e che sarei diventato io stesso un poeta. Ma in qualche modo lo presentivo: presentivo che non avrei più potuto fare a meno di quel brivido d’infinito che la malia dei versi mi regalava. E che continua ancora a regalarmi, aiutandomi a uscire dai periodi bui e a innamorarmi sempre più profondamente del mondo e dell’esistenza, trascendendo il «male di vivere» con la sublime leggerezza di quegli uccelli cantati da Cardarelli.

 

 PRESENTAZIONE DEL LIBRO IL POSTO DELLE CONCHIGLIE 

Ho iniziato a scrivere poesie nei primi anni dell’università, costruendo man mano un percorso frastagliato e coeso, articolato in diverse sezioni, che hanno poi dato vita alla silloge Il posto delle conchiglie. Come si evince già dai titoli e dalle epigrafi, traggo ispirazione anche dal cinema (dal Posto delle fragole a Matrix), oltre che dalla letteratura – italiana e straniera – e dal mondo della canzone. La molteplicità dei temi e dei contesti affrontati si intreccia alla varietà delle soluzioni formali: dal sonetto al verso libero, dagli endecasillabi sciolti alla sestina, vero e proprio culmine della raccolta, in cui si condensa il motivo della crisi esistenziale suggellata da una vibrante palingenesi. Una grande cura è riservata alla testura fonica e ritmica dei versi, nella convinzione che la poesia passa anche e soprattutto dall’incisività materica del significante (a patto che questo sia avvinto all’intensità del significato). Termini della 2 vita quotidiana (come «pedalò», «crostate», «ricotta») si intessono a parole auliche senza cozzare, ma cooperando a una resa tonalmente alta, che trasfigura la realtà in una luce densa di meraviglia. Le scelte lessicali e retoriche si armonizzano con il clima della singola lirica: per esempio, in Baccanale (che fa parte di Bufera, la sezione dedicata alla Seconda Guerra Mondiale) compaiono numerose parole ricercate, caratterizzate da un’asprezza e da una torsione espressionistica che ben si attagliano all’aura allucinata di una «parata» nazista; e nel terzo verso di Autunno («muovi il cavallo – l’anello s’illumina») spicca una significativa allitterazione iconica della [l], che imprime sulla pagina la elle disegnata dal movimento del cavallo sulla scacchiera.

 

 PRESENTAZIONE DEL SAGGIO IL SEGNO E LA CORNICE. I «PROMESSI SPOSI» ALLA LUCE DEI ROMANZI DI WALTER SCOTT

 Nella smisurata intertestualità dei Promessi Sposi uno dei settori più importanti è occupato dai romanzi di Walter Scott, scrittore spesso indebitamente sottovalutato dai critici (soprattutto in Italia). Questo volume si propone di inscrivere i molteplici echi scottiani in un discorso organico che sappia indagarne il senso e rendere conto delle profonde affinità intercorrenti fra i due autori. Il saggio prende le mosse dall’analisi dei legami tra la fioritura del romanzo storico e l’imagination romantica, approda a un’innovativa interpretazione dell’artificio dell’anonimo e dell’autoreferenzialità (spaziando dall’arte alla matematica), riflette sulla precisione e sui limiti della lingua, scandaglia le varie forme della compassione (nucleo semantico in cui si intrecciano ragione e sentimento), affronta la perigliosa questione del male (interpretato come deminutio ontologica) e si concentra infine su alcuni rilevanti snodi simbolici. PRESENTAZIONE DEL SAGGIO L’ENIGMA DELL’ALTRO. LA «BIBBIA» NEI «PROMESSI SPOSI» Pur non mancando riferimenti sparsi al rapporto fra i Promessi Sposi e la Bibbia, nell’immensa bibliografia critica su Manzoni si registra l’assenza di un volume interamente dedicato a tale questione: L’enigma dell’altro nasce con l’intento di colmare questa lacuna. Nel primo capitolo del saggio si rileva l’impossibilità umana di possedere la verità integrale, detenuta invece da Dio. Nell’umile consapevolezza di ciò, 3 l’uomo non deve abbandonarsi a un solipsismo egoistico e paralizzante, ma aprirsi al fecondo enigma dell’altro, votarsi alla multiprospetticità e all’inquietudine costruttiva, incamminandosi sulla via del progresso spirituale. Nel secondo capitolo la vexata quaestio della Provvidenza viene investita di una luce nuova, che illumina tangenze intertestuali sinora inesplorate e lumeggia alcuni snodi fondamentali della visione del mondo di Manzoni. Nel terzo capitolo, due celebri scorci del romanzo ‒ posti in dialogo con vari passi biblici ‒ rivelano una profondità semantica insospettata e coinvolgente.

INNAMORATO DELLA POESIA

 

MATTEO SARNI

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